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al testo di Rosetta Sacchi
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Ad una voce germoglio rovo di foglie e nodi espulsi dai rami solida la radice in una terra di rughe ( un pensiero fugace ) non un bene da preservare
L’anima domanda uno stormire di suoni emulazioni di piuma su ciglia intorpidite nel buio. Una voce un nome, nel dubbio… corrispondenza che soddisfi una curiosità cristallina
Ad una voce (ri)echeggio note sparse scomposte in litanie di ritorni alla verginità di tempi sepolti
L’anima domanda maggiore levità nell’attesa che le croste sobbalzino al passo lento di un vivere, estinti. |
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